I bambini denutriti di Taza
Ricordo perfettamente la sera in cui mi arrivò una telefonata dall'Etiopia. Stavo facendo un cruciverba e ancora rincorrendo parole nella mia mente risposi al telefono. Non potevo immaginare che da lì a qualche minuto avrei pianto tanto, con il cuore stretto in una morsa di dolore. Era una suora che con voce spezzata e lontana, chiedeva urgentemente un mio intervento per una Clinica di bambini denutriti che morivano letteralmente di fame. Quando poi sono andata sul posto ho capito che la struttura ospita anche un piccolo Orfanotrofio, che carestie e mancanze di ogni genere, avevano messo in ginocchio. Da quella volta, ogni anno, non manchiamo mai di contribuire con donazioni di farina lattea e farina normale la Clinica di Taza. Visitare questo posto è, ogni volta, come ricevere un pugno nello stomaco e poi una carezza, perchè davanti ci si pone una realtà crudele ma poi si capisce anche quanto poco basti per fare grandi piccole cose.